Il Lascito solidale alla Ricerca: un dono per le generazioni future.
A cura dello Staff FRM, Ufficio Fundraising e Comunicazione, in collaborazione con il notaio Silvia Lazzaroni (notaio in Torino, Distretto Notarile di Torino e Pinerolo).
Dal 2012, nella data del 13 settembre ricorre la Giornata internazionale del Lascito solidale, istituita per sensibilizzare la popolazione su uno strumento ancora poco conosciuto nel nostro Paese.
Secondo gli studi più recenti, solo 4 italiani su 10 dichiarano di sapere cos’è il Testamento solidale, ma i numeri di chi ha fatto o è orientato a fare un Lascito solidale sono in aumento, coinvolgendo anche fasce più giovani di popolazione, sempre più attente alle tematiche del sociale.
“Lascito testamentario” è un termine solo in apparenza freddo e burocratico, perché rappresenta un gesto estremamente intimo e denso di significato: chi decide di farlo, infatti, intende esprimere i valori più profondi in cui crede, lasciando un segno anche oltre la propria vita.
Un gesto che, nel caso in cui si scelga la Ricerca scientifica, ha un valore straordinario nei confronti delle prossime generazioni, contribuendo in modo concreto alla creazione di un futuro in cui le peggiori malattie del nostro tempo saranno sconfitte grazie a nuove cure.
Disporre un testamento solidale, nel concreto, significa mettere per iscritto la destinazione dei propri beni al termine della vita, indicando all’interno del testamento, tra gli eredi o in qualità di legatari, uno o più enti senza scopo di lucro. Fare un Lascito solidale indica proprio l’azione e la volontà di destinare, lasciare in eredità qualcosa di proprio (denaro, beni mobili o immobili, ecc.) a un ente senza scopo di lucro.
Due sono i falsi miti che occorre sfatare in materia: il primo è che sia necessario possedere patrimoni ingenti per disporre un lascito a favore di una buona causa. Non è assolutamente così: si tratta di un gesto alla portata di tutti, poiché anche una piccola somma può fare una grande differenza per la Ricerca medica, lasciando un segno concreto.
Inoltre, un timore diffuso è che il Lascito solidale intacchi i diritti dei propri familiari all’eredità: anche questo non è vero, perché la legge italiana garantisce sempre e comunque la quota legittima, ovvero quella spettante agli eredi legittimi (coniuge, ascendenti o discendenti in linea diretta).
Infine, il testamento è sempre modificabile e revocabile. Serve a tutelare i propri cari e ad essere sicuri che i propri beni siano destinati secondo la propria volontà. In assenza di eredi e di testamento, i beni passerebbero automaticamente allo Stato.
La Giornata del 13 settembre si ispira alla tradizione anglosassone e mira a sviluppare la cultura del Lascito solidale. In questa prospettiva, la figura del notaio è centrale per chiunque voglia approfondire la propria conoscenza in materia, e il Notariato, tramite i Consigli notarili provinciali, sostiene e partecipa alle iniziative di sensibilizzazione organizzate sul territorio.
Per approfondimenti e informazioni, contattare l’Ufficio di Raccolta fondi (frm@fondazionericercamolinette.it, 011/44.76.835 da lunedì a venerdì in orario d’ufficio).