Un approccio interdisciplinare e comprensivo, con il paziente al centro

Il Centro Oncologico ed Ematologico Subalpino (COES) di Città della Salute e della Scienza nasce nel 2001 presso l’Ospedale Molinette. E’ una struttura di assistenza e ricerca multidisciplinare sul modello dei “comprehensive cancer center”, ossia  un luogo in cui il paziente viene assistito attraverso un approccio interdisciplinare nelle varie fasi della prevenzione, della diagnosi, e della cura.

La struttura del COES ospita 60 posti letto in regime di day hospital, 20 ambulatori per le visite di tutte le diverse patologie neoplastiche, un servizio farmaceutico per la preparazione centralizzata dei farmaci antiblastici e un settore dedicato allo sviluppo di terapie innovative, tra cui i trapianti emopoietici. In stretta collaborazione con l’Università di Torino, il COES ospita un settore dedicato alla ricerca di base, in modo da garantire la possibilità di un rapido passaggio delle innovazioni al settore clinico. Presso il COES ha sede, infine, il Centro di Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte (CPO).

Ad accogliere i pazienti per la prima visita è il Centro Accoglienza Servizi (CAS) che attraverso un gruppo di professionisti con una formazione specifica (oncologi, chirurghi, radioterapisti, infermieri ed altri specialisti come psicologi e nutrizionisti) attiva il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA), informando il paziente e i parenti anche sui diritti in ambito socio assistenziale e coinvolgendo il Gruppo Interdisciplinare Cure (G.I.C.) per la valutazione collegiale.

La struttura del COES ospita 60 posti letto in regime di day hospital, 20 ambulatori per le visite di tutte le diverse patologie neoplastiche, un servizio farmaceutico per la preparazione centralizzata dei farmaci antiblastici e un settore dedicato allo sviluppo di terapie innovative, tra cui i trapianti emopoietici. In stretta collaborazione con l’Università di Torino, il COES ospita un settore dedicato alla ricerca di base, in modo da garantire la possibilità di un rapido passaggio delle innovazioni al settore clinico. Presso il COES ha sede, infine, il Centro di Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte (CPO).

Ad accogliere i pazienti per la prima visita è il Centro Accoglienza Servizi (CAS) che attraverso un gruppo di professionisti con una formazione specifica (oncologi, chirurghi, radioterapisti, infermieri ed altri specialisti come psicologi e nutrizionisti) attiva il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA), informando il paziente e i parenti anche sui diritti in ambito socio assistenziale e coinvolgendo il Gruppo Interdisciplinare Cure (G.I.C.) per la valutazione collegiale.

Il ruolo di Fondazione Ricerca Molinette

La Fondazione ha contribuito alla decorazione delle sale del Centro Oncologico Subalpino, nella convinzione che l’efficacia della cura passi anche da una maggiore condizione di benessere durante il periodo di permanenza in ospedale. Durante l’emergenza Covid – 19 la Fondazione ha donato termoscanner per il triage dei pazienti al COES e a tutto il Dipartimento di Oncologia.

Attualmente, il nostro impegno si concentra sulla dotazione di arredi strumenti e apparecchiature mediche, che serviranno a migliorare i servizi di cura e degenza per i pazienti.  Ciò anche in vista della creazione e dell’avvio di una Unità di fase 1 presso il Centro. Tale struttura renderà  possibile sperimentare nuove terapie e nuovi farmaci sui pazienti del Centro. In particolare saranno avviate sperimentazioni cliniche di fase 1, quelle volte, cioè, a fornire una prima valutazione sulla sicurezza e tollerabilità di nuovi farmaci. Nel caso della nuova Unità, la sperimentazione riguarderà l’area delle neoplasie solide e patologie croniche neurologiche degenerative. Essa affiancherà la già attiva Unità di Fase 1 Ematologica, diventando un vero e proprio catalizzatore di ricerca, favorendo il trasferimento in ambito clinico dei risultati ottenuti.

In questo momento sono in corso le procedure per ottenere dall’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco, l’autorizzazione alla costituzione e all’avvio dell’Unità.

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